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Salumi e bambini

Questa poesia scritta da Francesca Ugolini, studentessa della Scuola Media Dazzi classe 2° A di Carrara, merita sicuramente di essere ricordata.

 

Il Buon Lardo di Adò

Ciao, il Lardo son di Adò
e come son nato ora ti dirò.

Son bianco, famoso e a lungo stagionato
  eper mesi nel marmo son stato.

Il mio grasso dolce e squisito
dalla schiena di un porcellino mantovano
fu rapito.

Era tra tutti i maialetti il più sano e grassottello
scelto perché vispo e bello.
Così nel mezzo della sua pigra vita
si ritrovò a Massa che la sua attesa era finita.

Non so ben dir come lì io arrivai
ma ai piedi delle Apuane giunto,
fui lavorato massaggiato e pulito.

Stupito e stanco
sognavo di dormire in un letto di sale tutto bianco.

Fui messo nella conca di marmo di Carrara,
per mesi e mesi una salamoia rara
mi ha insaporito all’odore di pepe cannella salvia e rosmarino
e mi ha reso gustoso e sopraffino.

In quella stanza fresca l’aglio di Massa regna sovrano:
lo strofina con la mano
un’energica signora per pulir la mia dimora.

Quando mi sveglio finalmente
mi attende
un sacchetto robusto e trasparente
che della mia bellezza non nasconde proprio niente.

Un viaggio lungo e avventuroso ora mi porterà lontano
quarantotto ore: orologio alla mano!

Dall’Italia alla Francia
e anche in Giappone e in Argentina,
ma mi conoscono perfino in Cina!

Tutto il mondo mi vorrebbe imitare
ma sono unico e non si può fare. Perché il Lardo son di Adò
chi mi assaggia scordarmi più non può!!!

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